EUROFLORA E ACQUARIO DI GENOVA

INFORMAZIONI:

Quando:

22/04/2011 - 23/04/2011


Dove:

GENOVA


DESCRIZIONE:

Venerdì 22 aprile 2011.
Quando partiamo da Rovereto, sono circa le 05,45, è ancora buio e tutti noi siamo ancora mezzi addormentati.
Il tempo di contarci e poi si parte in direzione di Genova .. il viaggio è abbastanza lungo (circa 350 km, attraversando ben cinque regioni: T.A.A.- Veneto – Lombardia – Piemonte – Liguria).
Durante la mattinata, ci fermiamo all’altezza di Caorso, nei pressi di Piacenza, per una breve sosta.
Pur essendo un periodo da bollino rosso, il percorso in autostrada prosegue piacevolmente senza intoppi e ritardi eccessivi. Poco prima dell’uscita di Genova est, troviamo un po di coda, ma tutto sempre sopportabile.
Sono circa le 11,00, quando all’orizzonte si vede il mare e l’agglomerato di case disseminate ovunque che forma la città di Genova.
Scendendo lungo la strada statale, il primo edificio che notiamo è lo stadio Marassi, un gioiello artistico e calcistico (inaugurato nel 1911 ed è uno dei più antichi impianti tuttora in uso) a cui la gran parte delle donne presenti sul pullman non ha degnato neppure uno sguardo.
Il traffico in città è abbastanza caotico, ma con un po’ di pazienza il nostro autista riesce ad arrivare al parcheggio antistante il centro fiera.
Qui Sabrina, dopo averci consegnato i biglietti, ci intima (arriva quasi alla minaccia!) di ritrovarci tutti assieme al pullman alle ore 17,00. Purtroppo però, la sua insistenza non darà i frutti ben sperati, perché alla fine ci saranno delle persone che arriveranno ugualmente in ritardo.
Finalmente, dopo circa tre ore e mezza di pullman, tutti sono ansiosi di potersi sgranchire le gambe e visitare l’euroflora. La giornata è stupenda, non vi è neppure una nuvola in cielo e la temperatura è già quella di una giornata tipicamente estiva.
L’Euroflora è uno spettacolo immaginabile e ben difficile da descrivere. Oltre alle infinite piante e fiori presenti, ciò che è straordinario è la cura con cui sono allestiti i vari stand. Sono presenti produttori, floricoltori e florovivaisti che partecipano a titolo individuale o riuniti in associazione. Vi sono presenti numerose regioni e comuni italiani, nonché molti stranieri.
Nel marasma, ci disperdiamo perdendoci di vista .. c’è chi viaggia con la cartina, chi è venuto a fare acquisti e chi non perde occasione per fare fotografie.
Personalmente, pur non avendo mai partecipato alle precedenti edizioni, sono rimasto particolarmente ammirato da:
– Rottam Garden, un progetto a cura della Lombardia, il cui giardino è stato realizzato con oggetti di recupero
– il giardino botanico d’alta quota della Valle d’Aosta
– legno kauri, un particolare legno originario della Nuova Zelanda la cui particolarità è quella di far parte di una foresta sommersa durante l’ultima era glaciale. Viene prelevato direttamente dal terreno con macchine scavatrici!
– il giardino del tempo a cura della Sardegna, in cui è stato ricostruito il paesaggio rurale della Gallura
– le piante di olivo secolari
– le moltissime specie di rose, garofani, orchidee, ecc.
Qualche tempo fa, ho letto su di un quotidiano nazionale che i visitatori sono stati circa 430.000 e pertanto si è confermato per l’ennesima volta, uno degli eventi clou a livello internazionale!
Esausti ma felici, io e mio fratello riusciamo a trovare il tempo di fare due passi in città e di mangiare il gelato.
Dopo esserci contati e ricontati, ripartiamo per Lavagna (la cittadina, che si sviluppa nel Tigullo orientale e dista circa 40km da Genova). Lungo il percorso in autostrada, riusciamo a scorgere la costa e con essa i suoi famosi borghi.
Anziché l’autostrada, sarebbe stato bello percorrere la strada che costeggia tutto il mare e passare da Quarto dei Mille, Camogli, Rapallo ma il tempo a disposizione non ce lo ha permesso. Mi auguro, che i responsabili del nostro circolo organizzino una nuova gita in questi favolosi posti.
Una volta scesi con i nostri bagagli, entriamo nell’albergo Admiral (un tre stelle che dista circa 100m dal porticciolo). Una volta preso possesso delle stanze, ci prepariamo per la cena.
Qui apprendiamo che la nomea dei genovesi è in parte falsa, perché i piatti sono abbandonati e i camerieri continuano a passare più volte per eventuali bis.
Dopo cena, alcuni eroi (non io!) avranno pure la forza di andare a fare un giro in centro e tirare le ore piccole!

 

 

Sabato 23 aprile 2011 – Sabato Santo
Durante la notte, ha piovuto ed il tempo soleggiato di ieri è solo un bellissimo ricordo. La prima colazione è abbondante e molti di noi, ne approfittano per fare il pieno di energia.
Verso le 08,30, dopo aver raccolto le nostre cianfrusaglie, ripartiamo di gran lena per Genova con meta il famoso acquario. Il cielo è sempre nuvoloso e minaccia di piovere da un momento all’altro.
L’opuscolo informativo distribuito dal circolo dice che si tratta del più grande in Italia e il secondo a livello europeo. Quando parcheggiamo sotto la sopraelevata, nei pressi del porto antico l’edificio che vediamo sembra estremamente piccolo per ospitare un acquario. Poco distante dall’ingresso, è presente un favoloso galeone dei pirati che per dimensioni e ricchezza dei particolari, attira l’attenzione di tutti.
Complice il maltempo (continua a piovigginare), ci ritroviamo in un miliardo di persone che cercano di visitare l’acquario. Una volta entrati, lo stupore è grande e le perplessità spariscono .. le prime vasche che vediamo e forse le più emozionanti (a mio parere), sono quelle destinate ai delfini, squali e foche. Oltre a questi, un altro animale che senza dubbio è riuscito ad attirare l’attenzione generale di tutti è il pinguino. Un animale, che sulla terra è impacciato e buffo, ma che in acqua si muove con grande rapidità e abilità.
Non solo i bambini, ma anche tanti adulti sono appiccicati sui vetri delle grandi vasche.
Lungo il percorso poi, sviluppato su più livelli e comparti, abbiamo visitato le numerose specie animali e vegetali dei mari freddi, mari tropicali, mar mediterraneo, acque salmastre, acque dolci tropicali e foreste tropicali. In quest’ultima, i più fortunati (come me!) riusciranno a vedere da vicino i colibri, famosi per riuscire a battere le ali più velocemente di ogni altro uccello!!!! Peccato però, che quel giorno erano in sciopero.
Terminata la visita, ripartiamo con il pullman verso Piazza Brignole per pranzare al ristorante “Stallone” .. un nome e un programma!!
Qui, il gruppo già coeso, si è particolarmente compattato e il tempo a tavola è letteralmente volato. Come nella precedente gita in Toscana, si è contraddistinta la mitica Luciana, che è riuscita a ravvivare l’atmosfera facendoci ridere tutti.
Dopo pranzo, il tempo ci ha permesso di fare un salto in centro città, ammirando il lungo viale “XX Settembre”, la piazza De Ferrari (dove si affaccia il teatro e il palazzo Ducale), la chiesa di San Matteo e la cattedrale di San Lorenzo (con la facciata tipicamente genovese a fasce bianche e nere).
Terminata la breve passeggiata, siamo ripartiti per ritornare a casa.
Il viaggio di ritorno è proseguito normalmente, senza nessun problema particolare e rispettando gli orari previsti in programma.
Le due giornate sono volate, ma la felicità di quei momenti di sicuro rimarrà impressa nella mia memoria.
Infine, vorrei dedicare qualche riga per i ringraziamenti.
– ringrazio l’autista, che ci ha sopportati e ha guidato con grande destrezza;
– ringrazio Sabrina, che pur sola è riuscita a tener testa alla ciurma di ben cinquanta provinciali!!!;
– ringrazio infine tutti i partecipanti di questa favolosa gita.

Ciao alla prossima.
Sergio