GIORNATA ALL’ACROPARK

INFORMAZIONI:

Quando:

01/10/2011 - 01/10/2011


Dove:

CENTA S. NICOLO'


DESCRIZIONE:

Sicuramente più di uno partecipanti all’uscita dell’Acropark di Centa S. Nicolò, sentita sulla propria pelle la temperatura rigida della mattina, si è domandato: “Ma chi me l’ha fatto fare di ritrovarmi qui, di sabato, in mezzo ad un bosco selvaggio, invece di godermi il meritato riposo…”.
Ma il pensiero è svanito in fretta, una volta che abbiamo ricevuto in dotazione la nostra attrezzatura: caschetto, imbraco con due moschettoni e un aggeggio infernale denominato carrucola…e per concludere dei guanti leggermente (molto) usati ….
“Vada a fumare fuori dal parco”, si è sentito dire qualcuno di noi…certo eravamo proprio in un posto singolare.
L’istruttore ha iniziato ad illustrarci in modo alquanto serio (giustamente, perché è sì un’attività ludica, ma che necessita di conoscere qualche regola basilare per l’utilizzo corretto dell’attrezzatura) e ci ha illustrato i 3 possibili percorsi: baby, rosso e nero.
Abbiamo ascoltato con dovizia il tutto per poi decidere, senza rimpianti, il da farsi.
Quasi tutti abbiamo optato alla fine per il percorso intermedio…quello rosso sangue.
Fatte delle prove a terra per impratichirci un po’ siamo passati alla vera e propria sfida con noi stessi…non aver paura degli alberi e soprattutto di trovarci sopra di loro.
Sì, è stata un’autentica avventura all’Indiana Jones; abbiamo salito una rampa fitta di scale fino ad arrivare ad un’altezza di svariati metri (chi diceva 5, chi 7, chi 10 metri di altezza).
C’era molta tensione a lanciarsi, in quanto dopo avere agganciato la carrucola e i moschettoni, bisognava fidarsi di se stessi e buttarsi letteralmente nel vuoto. Ma da lì in poi si è cambiato radicalmente capitolo e si è passati dalla paura al divertimento puro
È stato il primo salto di una serie interminabile di percorsi snodati lungo decine e decine di alberi ad alto fusto.
Dopo quel balzo nel vuoto le emozioni di tutti noi sono salite al settimo cielo; sono spariti ansie, freddo e dubbi vari. Abbiamo provato il massimo divertimento affrontando passeggiate su ponti tibetani, tronchi instabili, tunnel, cordini in acciaio e persino liane.
L’emozione è stata tale che qualcuno di noi, dopo il rinfresco offerto dal direttivo, ha voluto ricimentarsi ed affrontare i percorsi alternativi; altri invece, complice la bella giornata calda ed estiva, hanno optato per un bagno al lago.

Alla prossima, ciao

Ivan